giovedì 16 ottobre 2008

Dubbi sul metabolismo del denaro

In questi giorni mi appassiona il pensiero della scomparsa del denaro.
Io lavoro duro, metto soldi in banca, per metterli al sicuro, e la banca poi ci fa quello che gli pare senza il mio permesso, li mette a rischio, li perde, li usa per azioni immorali che magari io non approvo.
Idea di base è quella di controllare cosa viene fatto con i miei soldi, ma cosa sono i soldi?
È il valore che io creo con il mio lavoro. No??

Allora in questi giorni negli spazi di tempo in cui ho avuto la mente libera (pochi) ho un po' pensato a un modo per scambiarsi valore tra le persone senza passare attraverso le banche, ho pensato parecchio alle banche del tempo.

E la cosa che mi è saltato all'occhio su questo diverso tipo di valore è che una volta speso non c'è più, mentre invece il denaro una volta che io lo spendo finisce in mano a qualcun altro da spendere.

E mi chiedo: è giusta questa cosa che il denaro seguiti circolare senza essere distrutto mentre invece tutte le altre risorse sono soggette all'inghiottimento, alla digestione, all'entropia?

C'è un contadino che produce un chilo di fagioli e un altro contadino produce un chilo ; entrambi scambiano con l'altro mezzo chilo del loro prodotto in modo che ognuno dei due abbia mezzo di chilo di zucchine e mezzo chilo di fagioli, ok?
Una volta che si sono mangiati tutto non rimane più nulla.

Mi chiedo quindi se il denaro non fa altro che crescere, man mano che la gente lo produce in certi periodi più velocemente, in certi altri periodi meno velocemente ma finisce per non distruggersi mai, e finisce sempre in mano alle banche che ci fanno quello che vogliono.
boh